lunedì 26 settembre 2011

Del pane: ama la terra come te stesso

Di alimento in alimento: la festa del pane a Savigliano mi ha svegliato dal torpore, un po' come il profumo delle brioche che sale la mattina dal bar qui sotto. Il tocco speciale viene dalla lettura di un intervento di Enzo Bianchi, che leggerei all'infinito.

Prima di tutto, l'urgenza del comandamento che raccomanda: "Ama la terra come ami te stesso". Un invito forte a imboccare un'altra strada, in questa terra madre più che mai. E più maltrattata che mai. Jim Morrison lo cantava 40 anni fa: che cosa abbiamo fatto a questa terra? Che cosa continuiamo a fare...

Intanto sogniamo un sapore puro e primordiale: avessimo la forza di fermarci un istante a spezzare il pane, e a non ingurgitare sfrontatamente, senza riconoscerne le sfumature, "tanto è pane". No, per fortuna è pane. Prezioso, morbido e raro, perché una marea di persone non ne hanno. Gli stessi che dovremmo amare come la terra, come noi.

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