Nei vicoli e negli angoli più oscuri stentano a farsi notare tracce di colori. Immalinconite, non per il tempo forse, ma per l'umana dimenticanza.
Grazie e devozione, legate alle mura dove dimora l'umanità. E quando questa si distrae, quando questa trova idoli e vuoti - come se ci fosse una differenza -, anche i delicati affreschi, le cappellette silenziose sembrano accettare il destino e iniziare a sparire.
Chissà cosa ci vuole per risvegliarle, perché in fondo non attendono che questo, ne sono convinta. Basta uno sguardo, o un grido trattenuto, perché un colore brilli di gratitudine.
Ci vuole solo amore per le loro tracce e un amico al budget per deviare la spesa per buchi nell'arte del quartiere e non solo per le buche nella strada...
RispondiEliminaPoi, occorre che gli abitanti capiscano il valore di quei segni di memoria.
Una stazione o una fermata in centro o periferia per ricordare!