giovedì 15 agosto 2013

Raustu che vola

Sosto all'ombra sbavata della luna, che si sgranchisce per un volo che non c'è. Solo un piccolo respiro di Raustu, un ferragosto con i suoi contrasti così vivi nel frastuono e nel silenzio che ne segue.

Stelle che si accendono e altre che si ritraggono, magari per spingersi a illuminare spazi più cupi. E sento i passi dell'angelo che accompagnò il mio bisnonno Antonio, il primo barbiere della famiglia. Abbracciato a un giorno di festa, come per onorare la Madonna per primo oltre un secolo fa, se ne andò. Passi che corrono da lei, altri che lei incoraggia verso il mondo, ancora.

Scia di Raustu che vola, con altre luci che si deliziano di apparire e coprire con un sussurro i dolori, rivestendo perle di gioia.

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