Ci cammino sotto, con rispetto intinto nel timore. Perché questa finestrella è così slanciata verso il cielo, e come una mano tra due contendenti, che credo non possa essere solo un'apertura, né un locale.
Ponte, è riduttivo, perché come unisce, separa.
Per questo credo si tratti di un mondo: un pianeta intero che ruota stupito, a volte scambiandosi per il centro dell'universo. E di questo, mi viene voglia di perdonarlo.
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