Diciamo che affrontare questa esistenza nella giungla quotidiana si sta complicando. Forse un po' troppo. Tra le difficoltà reali e virtuali, mi perdo un po'.
Faccio gli auguri per la festa della donna, sbaglio. Non li faccio, idem.
C'è sempre qualcuno pronto ad azzannarti per la retorica.
Allora cammino per la mia strada, con la cucciola, finché incrocio la vicina della mia famiglia. Viene da un Paese sconosciuto e in un anno ci siamo solo salutate. La incontro altrove, e quasi non me ne accorgo, perché sono immersa nei miei pensieri. E' lei a dirmi: buongiorno.
Così, frettolosamente, mi scuso e ricambio.
Il semaforo si concede al verde e prima di incamminarsi lei con un sorriso aggiunge: buona festa.
Io so che è retorica. Se lo vogliamo noi.
Tutto, dipende da noi.
Notte e dipende da noi se è retorica (grazie vicina).
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