martedì 5 luglio 2016

Non è eroe perché musulmano

La storia di Faraaz - e spero di scriverne giusto il nome - mi ha aperto fin dall'inizio la porta verso il dolore e la speranza: due stanze spesso troppo vicine.

E c'è chi mi rimprovera, non rendere eroe un ragazzo perché musulmano.

Infatti.

Lo ritengo eroe - lui che è tornato dalla salvezza già mostrata per abbracciare le sue compagne e morire con loro - perché un ragazzo. O meglio, perché un uomo.

Una fede sincera preserva dal male e dall'ignavia. L'umanità, prima di tutto.

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