Pensavo di aver ritrovato la mia tavolozza: anzi, per la precisione, di averla sempre tenuta con me. La natura. Invece, solo oggi mi sono resa conto di essermi portata dietro solo frammenti della sua varietà.
Quando sei piccolissimo, scopro, non conosci colore. Quindi entri in uno stato di grazia, ma quanto velocemente te ne allontani.
Quanti colori ricordo? Comincio a contare e tremo, timorosa di averli persi per strada. Questa strada movimentata, eppure grigia, inchiodata alle medesime sfumature giorno dopo giorno.
I colori, che ho scordato: chi me li ridarà indietro? Forse nemmeno la natura. Forse, solo io posso scendere da questo carro smorto e riprendermi la tavolozza di quando ero bambina. E crescere, tuttavia.
Notte e i colori che ho scordato.
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