mercoledì 5 ottobre 2016

Il fiume e il signor Attilio

Attilio, anche lui si è messo in viaggio, e io lo immagino sul fiume. Sul suo, il nostro fiume. 

L'Olona. Quello che dà vita e conforto. Quello che dà lavoro. Quello che chiede di essere aiutato a fare solo del bene. E una notte che ne conosco la rabbia, torno a casa con difficoltà. estrema Ma la mattina dopo, sono a Fagnano, dal signor Attilio e dai suoi figli, che stanno cercando di salvare ciò che hanno creato con tanta fatica, dall'impeto del fiume.

Riascolto i discorsi appassionati sull'Olona. L'unica foga deliziosa e paragonabile, nelle parole che prima riguardavano i figli, poi i nipoti. Non troppe, non si usa così. Misurate, come per differenziarsi dall'immensità dell'affetto.

Il fiume e il signor Attilio. Adesso che lui è in viaggio, non riesco a dividerli nella mia mente. 

Il fiume riguarda tutte le persone che vi si affacciano. Il fiume era già bene comune prima che noi provassimo a concepire questo concetto. Sul fiume, vengono idee magnifiche e la capacità di tutelarle.

Buon viaggio, buon riposo, signor Attilio. 

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