lunedì 1 agosto 2022

Isole attraversate come un’adulta

 Il primo e unico autostop a 16 anni per andare in discoteca, lontano migliaia di miglia da casa. La radio strillava “Such a shame” e come darle torto.

Il ritorno all’alba incerta, nel silenzio dei boschi interrotto solo da ululati. E isole attraversate come un’adulta, senza saper nuotare, rassicurando un guardingo papà al telefono.

Era il 1984, ero tremante e a tratti invincibile. Come tanti altri; più fortunata soltanto. Più fortunati io e la mia famiglia che mai ha dovuto svegliarsi sotto un nitido e lancinante presagio.

Ciao, piccole.


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