Mi manco, senza un pensiero che non si lasci cullare da un fiume. Senza le carezze dei rami che mi riportano a un abbraccio combattuto dagli umani disumani.
Per fortuna c’è la pioggia a dissolvere timori di avere una sola strada da percorrere.
Eppure mi manco, dalla prima risata gioiosa di bambina, che sapeva mettere in fuga la paura. Mi manca persino il mio tremare al buio, perché poi tu lo spezzavi con una parola.
Mi manco girovaga, forse perché sto bene seduta nel mio angolo di tepore a osservare chi amo.
Mi manco un po’ e un po’ ancora, mentre mi libero da veli e corazze.
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