Al caso indifferente non credo, per niente, ma se dovessi individuare una controderoga, un rafforzamento per non farmi sgridare con questo neologismo, la applicherei sulle persone.
Perché davvero ogni incontro è organizzato per imparare, per farci sognare o capire, per ferirci, per risanarci. Sarà la vicinanza di Rosh Hashana, del nuovo anno ebraico e delle energie che la Kabbalah invita a investire, ma oggi lo sento con una forza così stupefacente che potrei uscire per strada per vivere ancora questa energica convinzione.
Le persone non si incontrano per caso. E ogni incontro merita un toda, un grazie.
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