domenica 14 luglio 2024

Le estati senza solitudine

 

Mi mancano le estati che si coloravano di libertà e di promesse di amicizia, a volte persino patti di sangue come in una canzone di Bon Jovi.

Sapevi che saresti corsa da loro, che sarebbero corsi da te, al primo balenare di tempesta e a volte anche solo per un abbraccio che rendeva meno soffocante il caldo, nel turbinio delle canzoni e dei giochi condivisi.

Estati in cui non conoscevi la solitudine, anche quando eri sola, perché sentivi che non lo saresti rimasta davvero mai. Non potevi telefonare, non avevi messaggi da inviare, né servivano, perché ci si diceva tutto in differenti modi.

Poi la vita corre via silenziosa, qualcuno va avanti e non hai fatto nemmeno in tempo a rivederlo; qualcuno si allontana, qualcuno forse non ti è mai stato vicino veramente. Volti sbiaditi oppure ormai estranei si sovrappongono nella cornice dei ricordi. Le estati senza solitudine si sono sciolte nella nebbia dell'indifferenza, in una tempesta in un bicchier d'acqua o si sono spente di noia.

Adesso che devi combattere ancora di più, in un mondo che riconosci nel suo gelo, adesso che in fondo l'estate non arriva mai, sogneresti solo un lampo di quelle estati senza solitudine, in cui non ti avrebbero mai fatto un graffio se non per gioco e poi piangendo con te; in cui saresti corsa da loro come hai fatto tante volte per asciugare le loro lacrime; in cui sarebbero corsi da te vedendo o meglio ancora prevedendo la tua sofferenza.

Ma questa è la stagione della vita più autentica, quella della consapevolezza. Le estati senza solitudine, un'illusione scivolata via.

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