mercoledì 11 settembre 2024

Come quando chiusi gli occhi (Non posso desiderare tutto, non posso controllare tutto)


Roberto, da autentico amico e qual è, mi trasmette tutta la forza delle Paralimpiadi. Con i suoi racconti, le immagini, questa adorabile mascotte che a Parigi ha gridato più forte di tutti. Sono con Lorenzo e Davide,  con Team Equa, con Ercole: il bronzo è il lavoro di due anime fusa in una.

Mi ha immerso nella mia cascata di desideri e paure, in questo momento più potenti che mai. Non posso volere tutto, non posso aver paura di tutto. Non posso lanciarmi come mio padre sulle strade in bici verso il Ticino, sia perché sono una cagasotto, sia perché questo è un mondo irrimediabilmente compromesso.

Non posso desiderare tutto, non posso controllare tutto. Posso Vivere, posso trarre il meglio di me stessa o almeno provarci. Non posso essere te, papà, posso fare come te, rimanendo assolutamente me.

Tanti anni fa qualcuno mi buttò in acqua pensando: così imparerà a nuotare. Era un imbecille, ho affrontato fior di corsi con le medesime paure.

Adesso galleggio su una consapevolezza: noi vivremo, lotteremo, avanzeremo verso i nostri sogni.

Come quando chiusi gli occhi, perché ero accerchiata sul campo, e feci canestro da metà campo. Fu la mia mente - chi dice che fosse il cuore - a scorgere la salvezza più lontano. Non feci la differenza in quella partita, ma nella mia testa, sì.

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