domenica 1 settembre 2013

Amare i nostri laghi

Come splende la foto di Valeria sul Garda. E come lascerà parlare oggi il suo lago di Como Giuseppe.

Quanto mi manca il mio Maggiore, che non vuole saperne di mantenere le stesse sfumature, in perenne esplorazione.

Bisogna amare i nostri laghi. Sono più timidi e non alzano la voce; sembrano tranquilli, ma è più facile ferirli. Vengono guardati appena, quando sono una meraviglia nella loro riflessione più profonda e limpida di quella del mare. Troppo se stessi, talvolta, per essere capiti.

Ma bisogna amarli e non lasciarsi trarre in inganno da onde illusorie, che portano più facilmente riti tribali, che capacità di guardare nell'acqua della vita.

1 commento:

  1. Ul lac de Comm ...
    Spettinato ogni giorno dalla breva e dal tivano, si accende di rumori e di ricami colorati notturni dei fuochi artificiali di Villa D'Este in certe ricorrenze; saltellante nelle darsene delle ville, si riveste di mistero quando la bruma lo ricopre cancellandone i confini. Frizzante e sbarazzino, rincorre qua e là i gradini di pietra per affacciarsi improvvisamente fra due muri, incorniciato da un arco o un portico.
    Charmant, come tutti i laghi del nostro territorio.

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