Un nome schizza fuori dal passato e assume un altro significato; un luogo improvvisamente ti spiega perché eri andato da lui. E sai che tutti i nodi che avevi sciolto, hanno lasciato il posto ad altri più robusti.
Ma stranamente non ci piangi nemmeno su. Notte di fili, che di primo acchito non vedi e rischiano di rimanere incollati su di te. Basta un filo maestro, un filo di luce, che si stacca, che sorride, che si illumina e anche gli altri appaiono nelle loro reali dimensioni.
Notte di fili, che offrono libertà, non la tolgono, mentre ti guidano nell'oasi di un sogno di passaggio, troppo stanco per continuare a camminare proprio ora. E la notte poi è così bella, che non si può non sostare.
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