Arguta Paffuta rientra, mette mano ai recenti cassetti e mi dice: ehi, sei diventata pessimista? Naturalmente, mi sta prendendo in giro, perché lei detesta quel termine.
Quindi non rispondo a lei, ma a me stessa.
Sono immersa in un nuovo anno, anche se ogni istante è un nuovo anno e ogni anno un nuovo istante. Ne adoro le stanze socchiuse, che aspettano solo un gesto per mostrarti sempre luci diverse e da decifrare.
Non c'è giorno in cui non ringrazi, non c'è giorno in cui non mi vergogni di chiedere perché sento l'acqua fresca e viva sulla mia pelle, già così abbondante. E quando quel getto continua fino a fare male, cerco sempre di ripartire.
Riparto sempre così. da bocciolo in una stagione sbagliata, in una terra arida nonostante il temporale, eppure sbuca e cerca la tenerezza del nuovo giorno.
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