Non sembra un bel percorso di involuzione della specie? Lo chiedo ad Arguta Paffuta, che da un pezzo però si è saggiamente tolta dalla mischia.
Poche settimane fa, rimuginavo sulla intensa frase di True Blood: sono una persona, non una sfida. Perché spesso noi trattiamo così le persone: come una gara, una missione impossibile e affascinante, nell'amore e non solo. Così vedi tanti che si stancano, una volta vinta la sfida (o almeno così credono). L'involuzione prosegue sfociando nel trofeo.
Quella non è una persona: è un trofeo. Me l'appiccico sulla fronte, sulla giacca, in bella vista. Fa figo averla nella cerchia (termine da social network) e mostrarla con soddisfazione.
E' un atteggiamento da comprendere, per cui provare anche costruttiva compassione. Perché chi si comporta così, forse vuole colmare un vuoto dentro. E mi si perdoni la divagazione psicologica da strapazzo.
Oppure è un figo, sì, che si sposa alla perfezione con questa epoca dove tanto viene messo in mostra. Ma è opportuno rispettare chi non vuole essere trofeo, chi si rifiuta di essere una sfida, chi non chiede niente se non di vivere. Non da solo, ma non sbandierando chi cammina con lui.
Sono modi differenti di essere, ripeto. E con questo spiego pure - non mi giustifico, perché non mi interessa - come mai nei cassetti raramente venga citata una persona, nome e cognome. Condivido qui l'esperienza, spero con più delicatezza possibile, ma non mi va di specificare con chi l'ho vissuta, anche e soprattutto quando è una gioia. Chi ne è protagonista, con me, lo sa o lo può arguire.
Ma è una persona, ovvero un essere al quale Dio ha affidato il mondo, e nello stesso tempo è fragile come una farfalla. Una farfalla, io non la catturerei mai, ho smesso persino di tentare di fotografarle.
I trofei, oltretutto, diventano facilmente patacche, e vengono abbandonati con la stessa fretta con cui sono stati messi in evidenza.
Manovre incomprensibili a una farfalla, conscia anche di durare così poco, ma di dovere fare di tutto per far sorridere il mondo con dolcezza.