Per te, invece, è compleanno in cielo. Centodieci anni fa, e quel volto immortalato di ragazzino gentile che contemplo, quando vengo a trovarti, così diverso da quello risoluto di tuo fratello.
Siete i miei zii lontani, da coccolare nel nome di una tradizione tramandata sottovoce. Tu, morto a 19 anni, come facevi ad avere un'espressione così intinta nella saggezza, in una malinconica consapevolezza? Lo sai che guardavo volentieri una soap sudamericana, perché c'era un attore che ti assomigliava, e che svolgeva anche un ruolo piuttosto sfortunato.
Come un attore troppo amato, sei andato via con la tua bellezza non gridata. E gli altri a seguirti, in silenzio, perché meritavi uno sguardo, un ultimo ancora.
Nessun commento:
Posta un commento