Il giorno si spegne così, incerto nella sua stanchezza. Con notizie tristi e di ordinaria follia, o di ordinario vuoto: ma è facile individuarne il confine?
Si spegne piano piano, eppure forse, se fossimo attenti, potremmo cogliere e fermare il momento stregato. Mandarlo in fumo con una risata o una corsa in un prato dorato, anche solo immaginario. Consegnare allo scompiglio i suoi piani e riderci persino su.
Invece, decide lui come al solito. Oscillante e testardo con uguale piglio, se n'è andato e ha lasciato la notte. Più sola di noi, consumata nei suoi sogni.... si accosta, sorride e non dorme. Non ancora.
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