L'albero che esplode di dolcezza, offerto da Manuelina, mi rimanda al pesco sbirciato ieri a Inverigo sotto la pioggia e le lacrime di un addio.
Io amo Inverigo, perché vi respiro gli ideali e l'affetto di don Gnocchi. Ieri, quel pesco era bellissimo e non posso aggiungere "nonostante tutto"' perché nulla della nostra anima o del cielo fisico può attenuare o cambiare.
Così voglio cercare di assumermi un impegno di primavera, già maturato un po' con la piantina testarda tra la neve. Se prima cercavo quattro elementi belli e incoraggianti della giornata passata, ora ne voglio trovare cinque. Uno in più, non è un grande sforzo. Come sbocciare, in primavera.
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