Gli oggetti si muovono. Con la forza del pensiero: loro. Tu ne hai posato uno e non c'è il minimo dubbio, anzi ricostruisci ogni istante che ti ha portato a depositarlo proprio lì. Ma lui se n'è andato, non c'è altra spiegazione. Ha approfittato di un attimo di distrazione per allontanarsi e sbirciare incuriosito da qualche parte, poi si è lasciato attirare da uno spettacolo insolito e non è tornato in tempo.
Perché gli oggetti tentano di rientrare alla base in fretta, se non altro per non subire una ricerca che accrescerebbe l'ansia in loro.
Ora, dottore, se legge questo post, non cominci a pensare a soluzioni drastiche. Attenzione che se sta allungando la mano per prendere la penna e vergare qualche ricetta a sorpresa, potrebbe non trovare più la penna. Che è andata a fare una passeggiata naturalmente, non pensando che lei ne avrebbe avuto già bisogno.
In fondo, è così terribile ritenere che gli oggetti si muovano? E' come credere nelle favole, senza più sfogliarle, tanto si è abituati a ripeterle dentro di sé.
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