Quello che mi rasserena e mi culla di Blowin' in the wind è questa sfilza di domande. Sono convinta - finché non cambierò idea, sostiene Arguta - che le domande non facciano male e tengano in movimento lo spirito. Anche quando sono provocatorie, e in questa canzone a volte possono apparire retoriche, perché svelano una serie di realtà.
Non ci accorgiamo sempre di chi piange. Non guardiamo veramente il cielo. Non siamo proprio liberi...
Ma la domanda ti offre più tolleranza e ti dà la chance di una risposta diversa.
Buona notte, con Bob Dylan, mentre soffia il vento dei pensieri e dei sogni.
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