Sì, Arguta Paffuta, hai ragione: non bisogna credersi troppo, tanto più quando vediamo il cielo nero. Magari ci sbagliamo, perché è nerissimo, ma allora è inutile angosciarsi perché beccheremo tutta la pioggia. E se invece la nostra visione fosse oscurata, tremeremmo per niente.
Non credersi troppo, non dare troppa importanza alle proprie paure, e intanto nemmeno alle illusioni che incutono ancora maggiore timore.
Non darsi retta troppo, quando si teme di affondare, né quando si è convinti di poter vincere le olimpiadi nella finalissima di nuoto. Non ascoltarsi affatto, forse, se non quando ci viene in mente (metti mai) un'opera buona. E quando questa ti dà ricompensa zero, anzi fregatura sicura, ritapparsi le orecchie è saggio.
Non credere troppo alle proprie paure e certezze, così una giornata può fiorire.
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