Quando scorgo accanimento, divento sospettosa. Su una persona, su un partito, su un gesto, su un'opera.
Sono passata attraverso tanti accanimenti, onde lunghissime e selvagge che esploravano ogni granello di sabbia vedendo tutto il male del mondo. E da allora la mia allergia è solo cresciuta.
Non idealizzo nessuno, o ci provo. E d'altro canto, sento sempre quel sospetto quando da una parte si annida il male. Anche solo per esercizio, divento più diffidente, leggo le parole in un altro modo e offro al bersaglio una chance in più.
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