Pensavo, stamattina, che ho vicini deliziosi. Una in particolare, sempre così attenta agli altri e capace di offrire sorrisi, anche nella sofferenza.
C'è una sua frase che catturo nell'aria, con le finestre aperte, e mi solletica sempre un sorriso. È: che cosa hai fatto? So che è rivolta al gatto e ufficialmente si tratterebbe di un rimprovero. Ma in quell'esclamazione percepisco l'affetto, l'ansia materna mista ad orgoglio nello scorgere il micione birbante.
Mi è simpatica, e questo è bello in un mondo imbronciato.
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