I campanelli non vengono trasportati dal vento nel loro canto, bensì da un vecchio cd. Tutti abbiamo probabilmente una strada che non vediamo più, eppure ne ricordiamo ogni volto, ogni profumo.
Io - che pur non sono una beatlesiana, se non nelle avventure più ruvide - amo girare in bicicletta per la mia Penny Lane, quando viaggio nei ricordi sotto un cielo vivace come questo. Immagino il mio nonno barbiere, prima di tutto, con le persone che passano e c'è il tempo, il desiderio di un saluto.
Lui è il vero protagonista, in questa strada immersa nel cuore della mia città, scene che ho solo fiutato da lontano. C'è la pioggia, ma se vuole la allontana con un sorriso. E la bicicletta sfreccia con un altro trillo di campanello.
Ogni nostra Penny Lane è nelle nostre orecchie. Nei nostri occhi. E non è vero che non torna più, perché già è qui.
http://www.nomosedizioni.it/book.php?ID=09NMS266&cat=5
Nessun commento:
Posta un commento