Papà dice che la testa è bugiarda e difatti io mi tengo saldamente il cappello. Mi piace quando scalda i pensieri, ancora di più quando mi consente di schivare l'ombrello e avvolgermi di un sottile velo di pioggia.
Il mio inseparabile cappello, che mi segue in ogni trasferta, indossa stupendi colori allo stadio e la sera sbircia stupito le stelle, persino se non ce ne sono: forse, lo contagio.
Il cappello da cui non mi separo mai, tranne quando tira un vento beffardo. Allora, mentre la bufera mi stringe, dopo qualche metro in strada mi chiedo: ma dove l'ho lasciato?
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