La mia isola profuma di limoni: un aroma che si alza dolcemente sospettoso e mi protegge da sferzate di vento. Esco quanto serve e molto di più accolgo, ma non posso mettermi continuamente in viaggio, schiacciata tra navi da crociera.
Anche perché il mare è affollato e cerca di farmi dimenticare le ragioni per cui sono venuta qui. A profumare i pensieri, rendendoli più sobri in realtà, e a trovare il bandolo della mia matassa, invece di aggrovigliare quelli altrui. Nella mia isola non entra il chiasso, e le stesse chiacchiere ci annoiano: non ci trae in inganno il volume precipitosamente abbassato.
Nella mia isola l'aria grida di un giallo vivace e mormora preghiere di gratitudine a ogni ora. Solo una zattera ci unisce alla terraferma.
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