martedì 12 marzo 2013

Ouzo da luna

Così la scozzese stanotte sogna l'ouzo. Che non le fa nemmeno da perdere la testa, eppure quando arrivava in Grecia, doveva subito entrare in sintonia anche così.

Ouzo, troppo dolce per il mio palato, ma in grado di essere sempre irresistibile. Un giorno, afferrato subito all'arrivo per la sete, e prima di mangiare. La luna girava spassosa e tutti erano più allegri che mai.

Ouzo, per ballare e per non sentirsi tristi, in preda ai pensieri. Ouzo per sentirsi stranieri a casa. E tra passi e chiacchiere, pensare che in fondo si possa allungare una mano e fermare quella luna pazzerella, oppure girare con lei.

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