Continua a bussare il vento, e guai a non farlo entrare. Fruga dappertutto, ha trasportato ogni traccia di umana inciviltà in bella vista, perché ce ne possiamo vergognare. Invece, temo che finiremo per dare la colpa a lui.
Ha anche strappato le ultime, tremolanti certezze alla casa nobile vicino a me. Nobile perché sta a guardare con i suoi stucchi e non voleva proprio schiodarsi, nonostante un cartello gridasse il suo futuro. Ora sta imbronciata, avvolto da un nastro bianco e rosso. E io so che prima o poi cadrà.
chiuderò gli occhi, quando le toglieranno tutto dalle mani. E rivorrò il vento, lo vorrò forte.
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