sabato 8 novembre 2014

Notte e abbraccio il mio Paese

Mentre attraverso la notte del mio paradiso, torno alla mia città e le voglio bene. Lo stesso vale per io mio Paese, che mi fa girare le scatole a mille. Perché gli voglio bene.

E del resto, se dicessi: io voglio bene solo al mondo, sarei in contraddizione a ritagliare questo stivale ed escluderlo, no? Così calpestato da noi, stasera non ci voglio pensare.

Perché amo il mio Paese e la specie umana, persino quando sfoglio le notizie della giornata e per alcune manca il fiato.

Ho sfiorato la montagna e il mio lago riposa sicuro. Le luci della città mi accolgono e non sanno fingere. Ci sono volti amici, altri infingardi e i forestieri siamo spesso noi. Se chiudo gli occhi, vedo isole beate e la capitale che si veste ancora sgargiante. Paesini di pietra e grandi riscatti, e dentro tante, tante persone furbe o innamorate,lamentose o immerse nel fare.

Notte e abbraccio il mio Paese.

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