domenica 29 settembre 2019

Liberi sui binari

 I binari nella valle, la più dolce guida di vita: perché ormai non ti obbligano più a seguire un percorso. L'erba li solletica, anzi li abbraccia d'impeto. E proprio adesso che non possono costringerti in una direzione, ti sembra delizioso seguirli.

Liberi sui binari: giusto il tempo di intravedere il senso e poi di prendere la propria strada. Tornando da loro, di tanto in tanto, per non perdere la bussola.

Guidati con rispetto, come un genitore che decide che è tempo di lasciarti andare. Tu, lo sapevi già prima. Eppure, talvolta, non ne sei proprio persuaso come esclamavi davanti a tutti.

venerdì 27 settembre 2019

La mia saggia generazione (e lo sciopero del riscaldamento)

Cercano di risuonare più forte del grido dei giovani per il pianeta, i giudizi. Pro o contro.

Io sono spaventata per il nostro futuro, ma non so se questa sia la via.

Denuncio piuttosto la mia (scarsa) autorevolezza. Perché frequentavo un liceo dove scioperare era proibito e una volta sola ci siamo riusciti. Il motivo era proprio il riscaldamento: non globale, proprio il nostro, che era guasto. Avevamo già intonato “The Wall”, quando qualcuno sussurrò che i termosifoni ora funzionavano.

Pochi istanti dopo, si fermarono di nuovo ma non escluderei un inganno.

Ora, io che ho protestato in piazza per il riscaldamento particolare, io che faccio parte di una generazione che non sa vivere senza aria condizionata e motori accesi, io esponente di questa “saggia” generazione mi sento in dovere di tacere mentre i giovani sfilano. E fare.

giovedì 26 settembre 2019

Ci ho riflettuto abbastanza

Immersa in un film che mi racconta un passato inatteso, inciampo in una frase.

- ci ho riflettuto abbastanza.

E sorrido alle decisioni che altri magari hanno bollato come folli. Mentre era tutto lì.

- ci ho riflettuto abbastanza.

Che ne sanno altri di quanto sia durato un ragionamento, quando tu l’hai sentito rimbombare dentro. Un minuto, una vita: la differenza non sta nel quanto, ma nel quando.

Ci ho riflettuto abbastanza.

mercoledì 25 settembre 2019

Il piacere di vivere

Quando scoprono che sono vegetariana, molti si sentono in dovere di giudicarmi. Forse per timore che io li giudichi.

Ancora di recente ho sentito una raffica di: ah ma io mangio quello mi pare, senza che io avessi pronunciato una parola per metterli in discussione. Voglio cambiare me stessa.

Ma tra tutte le reazioni che ho raccolto recentemente, una mi ha colpito. Fatta con un sorrisetto: ah no, io preferisco i piaceri della vita, non me li tolgo.

E a questo replico. Anch’io amo i piaceri della vita, che hanno ancora più gusto da quando ho intrapreso questo cammino. Tra questi rientra il non togliere il piacere di vivere agli altri.

sabato 21 settembre 2019

Sai dove si trova

Anche quando i colori gridano tutt’attorno e ti lasci abbracciare dalla bellezza lo sguardo, sai dove si trova. Quello che dà origine e senso a tutto questo.

Che ti offre ancora fiori profumati d’estate in Valtellina e che ha permesso all’uomo di costruire meraviglie senza tempo, forse innamorato dell’eternità.

Qualcosa che si posa sulla montagna con dolcezza e le lascia una carezza. Un punto bianco che diventa sempre più luminoso.

A volte nemmeno lo cerchi, ma sai dove si trova.

venerdì 20 settembre 2019

Una persona affidabile (è)

Quando tocca a te cercare una via, tra le montagne o la vita, ti senti spesso solo. Non hanno tempo, o voglia, o altre storie (ir)ragionevoli.

Finché compare una persona affidabile, anzi due. 

E una persona affidabile non è solo chi conosce la strada: è qualcuno che ama prendersi cura degli altri, e di te.

martedì 17 settembre 2019

Aggrappati alla vita

Aggrappàti alla vita, un accento che scivola con il suo significato. Due anelli per irrobustire le intenzioni diventano punti di vista. Dentro, ci sono mura che tacciono, perché hanno troppo da raccontare. Gli alberi si scoprono invece più rumorosi. 

E io vorrei fermarmi qui, in questo punto del passato, a rivolgere qualche arguta domanda, solo che non so bene chi mi risponderebbe.

Aggrappàti alla vita o alla vita aggràppati, ma intanto tu continui a camminare in questo silenzio familiare.
 

sabato 14 settembre 2019

Piccoli sguardi di pietra

Piccoli sguardi di pietra si sciolgono sul lago: nel giardino fatto rifiorire con amore, le note di festa.

Penso stasera alle Piccole donne, quattro sorelle che non si sono mai allontanate, che la vita lo volesse o no. E adesso i loro discendenti sono spesso distanti, qualcuno si riconosce, altri un po’ meno.

Eppure basta un richiamo, un compleanno speciale, un gesto per ritrovarsi e per rinnovare quel desiderio delle Piccole donne. Stare insieme quando conta, levare un calice, ripercorrere decenni con naturalezza e compiere piccoli prodigi. Come sentire tutti, tutti in quell’abbraccio, anche quelli che sono volati via.

E mentre si brinda, un piccolo sguardo di pietra si scioglie sul lago e lo colora di un altro sogno.

venerdì 13 settembre 2019

Il tempo per noi

Dopo chilometri, miserie, magnificenze e quel telefono che ti connette per dividerti, è arrivato il tempo.

Il tempo solo per noi.

Solo due calici e una bruschetta in rispetto alla mia amorevole testardaggine da vegetariana, che a te proprio non va giù.

Che importa, questo è il tempo solo per noi. I telefoni ancora masticano diavolerie ma noi siamo liberi di guardarci. 

Il tempo che nessuno ci porta via, riposto come un gioiello che non ti interessa esibire, perché la sua bellezza ti è entrata nel sangue.  

mercoledì 11 settembre 2019

La rivoluzione dei piccoli cambiamenti

Un uomo che ha creato per una vita, mi spiega come fa ora. Piccoli cambiamenti, niente burrascose rivoluzioni che stravolgono il senso originario, perché la nostra esistenza è già sufficientemente complicata.

Quello che dice, esce con rapidità dal suo settore e mi si offre come una metafora.

Perché è difficile radere al suolo e ripartire, ma forse operare piccoli cambiamenti di più.

Piccoli cambiamenti, che non strillano ma liberano.

Un’autostrada si spoglia di traffico, come un minuscolo sentiero. Piccoli cambiamenti, adombrati dalle nuvole perché così timidi da essere veri.

venerdì 6 settembre 2019

Fumo nel cielo

I nostri pensieri sono immersi nel fumo del cielo, finché sbucano quei palloncini. Rossi ed eleganti, frugano tra le nuvole.

Così, ci scappa un sorriso.

E dobbiamo fermarci a guardare se sia autentico questo spettacolo. E anche se di acqua non vi è traccia, ripetiamo dentro di noi:

Smoke on the water
Fire in the sky.

Ondeggiando tra acqua e fuoco, il sorriso si apre e si aggrappa a quei palloncini sciolti nella sera.

giovedì 5 settembre 2019

Viaggio finito

Per una serie di circostanze - vedesi alla voce Filonellavita - stasera mi ha sfogliato i pensieri il libro sui racconti del lago di Como.

Lì ho finito un viaggio, a Cernobbio. Quello di mia nonna Argia, e prima ancora di sua madre Serafina. Una ragazza di campagna che divorava i libri, un’operaia che non ha mai rimpianto i suoi sacrifici. Talvolta ho ricordato il suo unico giorno di vacanza, a Cernobbio.

Cernobbio io ho sempre respirato pensieri positivi, io che ci ho trascorso ore macchiate di giorni. E in questo racconto lo riconosco: ho portato a termine il suo viaggio, i suoi sogni e sacrifici.

Perché tutto ciò che facciamo spesso viene da lontano, finché decidiamo che adesso tocca a noi.

Nonna, c’è solo un modo concludere al meglio il tuo viaggio.

Iniziare il mio.





martedì 3 settembre 2019

L’importanza di riconoscere

Si spalanca il Veneto, e un po’ il mondo, a Soave. Tra le vigne che raccontano 40 milioni di anni, dall’oceano al vulcano, l’orizzonte ha altro da dire. I Colli Berici, che ho potuto vivere un paio di anni fa con la loro , poi gli Euganei. Dietro, si può respirare il mare se l’estate e la determinazione lo consentono.

Li conoscevo, dai libri sfogliati troppo distrattamente poi dal loro assaggio, e adesso accade qualcosa di più vero e profondo. 

Li ri-conosco.

Come tante persone sfiorate, incontrate di nuovo con i loro sogni, in questi giorni.

Conoscere volti e luoghi è stupendo, ma è riconoscerli il dono irresistibile. Non tratti o volti generici bensì energie, aspirazioni, fragilità che hai potuto rivivere. 


E ha ragione un amico saggio, che mi riconobbe prima di vedermi: è così che si capisce che c’è una moltitudine  di bene, in ogni orizzonte. E riconoscendola possiamo farla traboccare da ogni luogo.

lunedì 2 settembre 2019

Giorni come un abito fresco

Ci sono giorni che ti restano addosso come un abito fresco, uno di quelli che magari prima non avevi osato indossare. Tu ci cammini dentro lieta, persino il sole si fa leggero sul cielo buono di Soave  e vi guardate per un battito di ciglia.

Le vigne, vi hanno versato dentro volti e promesse.

Poi, li riponi nella sacca leggera e saggia della vita, con pochi gesti, veloci e delicati. Riparti consapevole di ciò che può essere e di ciò che sei tu.

Tutto attorno

Dal palazzo della Gran Guardia di Verona esco due volte per rispondere al telefono. La seconda, prima di rientrare, guardo.

Osservo tutt’attorno a me. Le strutture, la storia, i colori della terra e del cielo: sono lo scenario o i protagonisti? Io mi ritrovo spettatrice, in balia di una scena che mi pare disegnata per me, perché tutti gli altri corrono avanti e indietro.

Io osservo, tanto immobile quanto serena. Mi fermo a toccare la bellezza.

Tutto attorno, dentro di me: il confine che sfalda.

Un filo


Le voci intrecciano canti di ritorno, con il volume al massimo.

La mattina li avvolge con un filo di pioggia.

Un filo di pioggia, per spegnere il rumore.
Un filo di voce, per pensare.

Un filo che accarezza le nuvole, il volo improvviso di uno stormo, un passo ostinato senza ombrello. Un filo di fede ricompensato con uno squarcio azzurro.