martedì 30 marzo 2021

Luna prigioniera


 Confinata in un rettangolo di cielo, come me in terra, mi fai pensare ancora, luna.

A quando si diceva: un attimo e vengo da te. Poteva valere anche a considerevoli distanze: c’è un’emergenza, o anche solo un bisogno di abbracciare, cerco un volo e arrivo.

Adesso, non posso raggiungerti neanche dal paese confinante. Non possiamo nemmeno sfiorarci.

Adesso siamo tutti lune prigioniere, in un rettangolo di cielo. Sbarre grosse e pesanti ci dividono, eppure proviamo a brillare, ancora.

domenica 28 marzo 2021

Con la testa nella luna


 Con la testa nella luna, con la luna nella testa. In cerca di un incantesimo che mi riporti tutto quell’incanto.

Che cacci via il buio, spinto da quella luce orgogliosa ma non invadente. Metto da parte un ricordo, rileggo una frase d’amore, raduno briciole di fiducia.

Con la testa nella luna, con la luna nella testa, come un micio alla finestra che si chiede cosa sia quella fiera creatura e se si possa sognare, ancora un po’.

martedì 23 marzo 2021

Con deliziosa casualità

 Dopo aver elaborato svariati programmi, ne ho scelto uno più impegnativo: una deliziosa casualità. Camminare a zonzo o forse non muoversi affatto, cogliere un desiderio o decidere che sta bene lì dov’è. Come un petalo che vola a terra, uno che fruga nell’aria o l’altro che non si muove per niente.

Di deliziosa  casualità voglio dipingere le ore, per poi contemplare un quadro che non è casuale affatto.


lunedì 22 marzo 2021

Fiscali scontrini

 Foglietti macchiati di cifre, recuperati in una tasca sbagliata, poi ne guardo uno, due, e assumono un ordine implacabile.

Scontrini fiscali, battuti pochi giorni prima del lockdown. Un negozio dove non troverò più un sorriso. Un altro, con tutti più stanchi. In ciascuno di questi luoghi, non ho più stretto una mano, ho salutato con occhiali appannati, ho frainteso una frase compressa dalla mascherina.

Non ho alcun ricordo di quei giorni, di quegli acquisti,  di una risata, di un saluto.

Fiscali gli scontrini mi ricordano che quel prima c’è stato, anche se nascosto nella tasca sbagliata.

domenica 21 marzo 2021

Nascondo i pensieri

 

Nascondo i pensieri al buio, o dove non guarda nessuno. Quando esco, me li trovo lì, abbracciati al cielo che si risveglia.

Il viale è ancora un deserto sincero e alcune saracinesche abbassate mi imprimono addosso il dramma, che non vuole abbandonare questi tempi.

Oggi è un altro giorno di addio. 

Ma prendo questo pensiero e visto che non è più buio, lo nascondo dove non guarda nessuno: dove batte una luce forte e l’indifferenza vi si specchia.

Tanto il cielo si è risvegliato e il viale sta provando a seguirlo, mentre le cornacchie litigano per un ramo.

sabato 20 marzo 2021

Ogni tanto

 

Ogni tanto lascio cadere i biscotti nel caffè e latte d’avena. Aspetto che si sciolgano, con un brivido ribelle. Da piccola, lo facevo perché imitavo il nonno, anche se mi buscavo un blando rimprovero: io mica ero costretta a fare così, per riuscire a mangiare i biscotti.

Eppure era quello il bello: ne avevo semplicemente voglia. 

Così come ogni tanto corro nel piazzale delle poste a guardare la primavera, breve e traboccante. Prima, lo facevo con la consapevolezza del fat(t)o che quello spettacolo di fiori fosse destinato a sgretolarsi presto. Ora accorro e ringrazio di avere un altro giorno, ancora, in cui rendere grazie per questa bellezza, e non solo.

Ogni tanto gesti che sussurrano o urlano solo quello, quindi forse tutto: la voglia di vivere.

giovedì 18 marzo 2021

Con un sorriso impertinente, la vita

 

C’è un momento in cui trabocca la tua voglia di iniziare, ridere, sbuffare, farti rincorrere dalla vita.

Si smarca dal tempo, grida e si ritrae per nascondersi nell’angolo di un pensiero.

Quello è il momento che resta con te, anche quando ti sembra di non trovarlo più o di essere andata via: può sempre sbucare così, con un sorriso impertinente, la vita.

martedì 16 marzo 2021

Caschiamo nel cielo


 Percorrendo il mattino, caschiamo sempre nel cielo. Il cielo che si apre in un abbraccio, che si chiude in una morsa, che sta lì a guardare più curioso di noi i riflessi della sua opera.

Insaziabile del cielo, che si posa su di noi, io sono in ogni ombra di mattino. Casco sempre lì, nell’alzare lo sguardo e sentirmi liberata in un abbraccio o stretta in una morsa, semplicemente intinta nel cielo.

sabato 13 marzo 2021

La prossima volta

 Sotto un ticchettio di pensieri si risveglia il mio pezzo di mondo. La primavera, la prossima volta. 


Adesso i sogni sono ancora intinti nel fango di una terra che frana e il cielo mi accoglie così.

Con un ticchettio di pensieri, che percuotono la pelle, eppure emettono una strana serenità. Perché la prossima volta sarà primavera e se non lo sarà affatto, mi inventerò qualcos’altro per crederlo.

venerdì 12 marzo 2021

Una vite piccolissima

 Da un aggeggio mi cade una vite piccolissima. Proprio minuscola, l’ho intercettata nell’atto del cascare o probabilmente mi sarebbe sfuggita. Ribalto tutto e provo a infilarla nei pertugi, che però sono tutti troppo grandi.

Con cura la ripongo, perché lo so: quella vite è piccolissima, ma aveva una funzione e prima o poi si paleserà. Perché l’aggeggio per ora funziona, ma un giorno potrebbe reclamarla.

Forse siamo tutti viti piccolissime, di cui potrebbe non accorgersi nessuno. Con una funzione misteriosa, che si potrà svelare oppure no, nascoste  in un aggeggio o sfilate in silenzio o ancora colte da uno sguardo che ci ringrazia, anche solo riponendoci con cura.

domenica 7 marzo 2021

Le mani di mio nonno

Le mani di mio nonno Mario, le immagino, le so così. Erano quelle di un contadino, che accudivano la terra. Erano quelle di un operaio, che si occupava della stampa al Cotonificio Bustese. Erano quelle di un padre e di un marito, che si prendeva cura anche della moglie malata e vegliava sui figli.

Una delle cose che adorava fare, era lavare i piatti. Anch'io, tant'è che ho sempre rinunciato alla lavastoviglie perché mi rilassa, e mi piace pensare di aver preso da lui, un Uomo.

Lui diceva che amava lavare i piatti, per la bella sensazione che gli lasciava: dopo tanto, duro lavoro, si sentiva le mani morbide e pulite, proprio dopo un lavoro, pensa un po'.

Le mani di mio nonno, mi ricordano qualcosa di importante: che sei quello che fai e anche quello che dici. Chi ancora è aggrappato agli stereotipi, non credo sia Donna o Uomo, ma solo triste.

Buona giornata delle Donne e degli Uomini.

sabato 6 marzo 2021

A cavallo di un missile (vorrei le cose che cambiano)

 Dopo anni e visioni innumerevoli, un film può affidarti  una nuova frase, quella che ti consegna una verità mancante.

C’è chi si sente a cavallo di un missile, perché tutto cambia troppo rapidamente, come in “Indovina chi viene a cena”.

Io, dopo tutto questo cambiare, vorrei essere proprio lì: a cavallo di un missile. Vorrei le cose che cambiano, che sfuggono a questo magma, a questa fissità che non sa trattenere le paure.

A cavallo di un missile vorrei essere, con capelli e idee scompigliati. E forse, ci sto già salendo.

mercoledì 3 marzo 2021

Nascosta quanto basta

Questa volta il giorno è riluttante a entrare in scena, forse perché non si stanca di ammirarti, come me.

Tu sei lì, nascosta quanto basta per farti vedere. Galleggiante tra gli alberi, come a interromperne le confidenze, o forse proprio luna complice.

Io ora continuo a pensare quante volte sono stata così visibile, eppure nascosta quanto basta per non agire, per non essere tirata in campo e per non lasciarmi ferire. Un sorriso infilato su per trattenere le lacrime, e poi lì immobile a fingere di ascoltare mentre il pensiero era già mille miglia lontano.
 

martedì 2 marzo 2021

Messa a fuoco


 Interminabile è la nebbia delle mie notti, tenuta insieme dai dubbi, poi arriva la tua messa a fuoco.

Messa a fuoco di orizzonti e rilievi, il trucco fissato sullo sfondo per un istante che non vuole terminare. Certezze conficcate nel cielo, che osservano ogni mossa e ci sorridono su, senza ombra di scherno.

La tua messa a fuoco, regalo puntuale mentre cerco di guadagnarmi tutto e non so perché.