lunedì 13 gennaio 2014

Notte sognando Pelè (perché il calcio è morto)

Il volto commosso di Pelè. Sarò vecchia e malmessa, ma pur onorando il buon Cristiano Ronaldo non provo grandi emozioni per il Pallone d'oro. Di oro, i calciatori, queste star di oggi, ne hanno già fin troppo.

E' tutto finito. Anche se amo le mie due squadre, la Roma e la Pro Patria, in due mondi così diversi, in due modi così diversi, io lo sento tristemente: è finito. Se sei in alto, devi scontrarti con le leggi dello spettacolo. Se rispecchi il cuore di una città, te lo strappano a morsi.


Non c'è più giorno per il calcio. Conta lo spettacolo, sotto le falsi luci della sera. E io un po' mi ribello.

Questa notte sognerò Pelè, il suo volto dignitoso e commosso, i bagliori di un mondo che non c'è più, non importa quanti palloni d'oro o bolidi o cavolate varie ti offrano.

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