Dopo aver appreso che un treno succulento individuato su internet non esisteva (più?), cerco di riprendermi al binario della seconda scelta.
Sto scrivendo quando sfreccia un convoglio lunghissimo e traboccante d'auto. Una signora e io ci guardiamo e ridiamo: sarebbe bello salirci e scendere con una di quelle macchine nuove.
Una fuga di massa mi impensierisce, oltre allo sguardo che trova il display vuoto nonostante sia l'ora.
Il treno delle 45 sta arrivando, ma altrove. So che non ce la farò e mi sovviene che il treno successivo arriva solo dopo due minuti.
Guarda caso, devo comunque correre. E quando arrivo, salgo a caso perché non c'è più tempo nemmeno per guardare. Mi rassegno al 47, con tutte le fermate, poi vedo che va spedito e chiedo a un vicino.
- no signora, è ancora il 45. Anche io l'ho preso per un soffio correndo all'altro binario quando l'hanno detto.
Treno o trainer, o tutti e due.
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