Un soffio più ruvido della sera mi sospinge dentro l’autunno. Per combatterlo raduno le mie tracce d’estate tardive: mi resta dentro un battito d’ali di un uccello che lascia la luce artificiale per alzarsi verso quella vera.
È autunno e l’unica differenza è che io ti sto aspettando. Provo a impostare un primo battito d’ali, ma tu verrai a cercarmi se cadrò.
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