L’ultima volta che vidi Venezia, era un mese prima della pandemia. Una domenica di gennaio che si era gioiosamente confusa e con amici vivevamo sole primaverile e pace assoluta.
Adesso, mi addentro nelle isole, cercando di non guardare negli occhi l’acqua, Mi circondano di promesse le nuvole e io, che per statuto e nascita di solito vi ficco dentro la testa, ora provo a guardare oltre.
Non cerco illusioni, vorrei solo nutrirmi di leggerezza. Ogni anno cerco di far cadere un giogo di vita e pensieri - per me, così intrecciato - e mi stupisco quando lo trovo così facile.
Guardo oltre le nuvole: grata di tanta bellezza e di ogni riflesso di esso rivelatore e pronta a rialzarmi più libera. Questo forse sei per me Venezia, provare a essere leggera, vincendo timori e ritrosie, sull’acqua della vita.
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