Sto cercando invano di impostare passi in Repetto Style, ma tutta la ciurma qui mi insegue: persino tu, mamma. Ti piazzo le cuffie sulla testa e tu ti senti scorrere dentro un ritmo che non ci possiamo permettere, eppure non ci vuole escludere.
A tutti quelli che ci credono fortunate o sciocche, che ci invidiano, che ci compiangono, che ci accusano, che - sinteticamente - non ci conoscono, possiamo nonostante tutto cantare così.
Tieni il tempoCon le gambe e con le maniTieni il tempoNon fermarti fino a domaniTieni il tempo
E che importa se non abbiamo più fiato, se ci reggiamo malamente sulle gambe e le mani tremano, se parliamo senza farci capire o non siamo capaci di ascoltare, se ci diciamo tutto tranne ciò che dovremmo.
Più di tutto: che oltraggio, proprio a me che al tempo non credo. Ma mi tolgo le cuffie e le infilo proprio a te, cantando:
Tieni il tempo.
Basta che tu sorrida. Che l'ultimo cretino che voleva alzare la voce con me, si è zittito forse perché ha visto che tanto tenevo le cuffie. Che quella persona che pensava di calpestarci, ci ha aiutato a risorgere. Che tutte le follie dell'universo ci girano soltanto attorno, ma non riescono a entrare nella nostra anima.
E poi guarda, nonostante tu sia perfetta e indubbiamente bellissima, non sembriamo separate alla nascita?Ah no, nessuno ci ha separate alla nascita.
Tieni il tempo, mamma.
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