giovedì 17 ottobre 2013

Non posso diventare troppo buona

Prevedendo un'ondata di metallo pesante nelle prossime settimane, ho opposto una dieta di Bon Jovi ieri.

L'effetto è deleterio. Mi sento buona, troppo buona. E' un'illusione, niente da dire, ma intanto mi si è appiccicata addosso e non riesco a scrollarla via, neanche da cagnolino ostinato.

Credo una serie di cose frullate: tipo che ce la faremo credimi, che si possa vivere in base a una preghiera, che possiamo e basta, e anche che sono ricercata, viva o morta, perché ho suonato del rock davanti a milioni di persone.

Naturalmente, potrebbe essere l'effetto della febbre. Oppure il pregustare il nuovo album dei Motorhead. O X-Files non raccontava balle: gli alieni si stanno impossessando di noi. Arguta Paffuta mi insinua il dubbio che forse quelli erano i Visitors, quindi la cancello.

L'unica certezza, caro il mio Bonjovi, è che non posso permettermi di diventare troppo buona. Tiro fuori Slippery when wet, che è la cosa più cattiva che tu abbia commesso. A proposito, ma questo attacco di "Social disease" ti sembra il caso? Sembra l'attacco di una canzone degli Aerosmith o dei Motley Crue.

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