Così Lemmy si ferma ancora. E chiede scusa, perché non può proprio andare avanti.
Penso a quanto coraggio richieda interrompere un concerto, per sé e per gli altri. Non chiedere scusa, perché un vero rocker lo sa fare. Guarda dentro gli occhi di chi l'ha atteso un anno e forse una vita, si sente perso all'idea di deluderlo.
Ma c'è una forza che contraddistingue un grande: quello di riconoscersi fragile.
Penso a quanto soffra una persona, quando smette di fare ciò che le piace, anche solo per un istante. Ciò che le ha dato senso, ciò per cui sente di essere nata.
Voglio che tu ritorni a suonare presto, Lemmy: ancora una volta lo chiedo. Ma soprattutto ti ammiro in silenzio, mentre mormoro una preghiera perché tu non la senta, o finga di non sentirla.
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