giovedì 8 aprile 2021

Non c'è più tempo per gli "ehm" e per i divani

 Non mi sono appassionata alla richiesta di dimissioni di Michel, perché in quella stanza c'erano tre persone. Di una, ho anche meno voglia di parlare, colui che ha accolto le autorità europee con quelle due sedie, di cui una rigorosamente per sé.

Ho letto e sentito di tutto, dal procotollo alle visite precedenti. Quello che mi resta è che non sono particolarmente colpita dall' «ehm» di Ursula von der Leyen, né sono entusiasta della sua garbata reazione.  

Perché di "ehm" noi donne ne abbiamo già pronunciati fin troppi. Perché il tempo è finito e se Dio vuole - visto che ogni tanto non sembriamo crederci troppo nemmeno noi - un tempo nuovo arriverà. Non voglio andare nel cuore della questione, non essendo un'esperta di relazioni internazionali e diplomazia, anche se mi sembra che evitare incidenti diplomatici sia utile fino a un certo punto a giudicare dai passi recenti della Turchia (LEGGI QUI).

No, io penso che ciascuna di noi possa essere Ursula von der Leyen una, due, cento volte, nel proprio cammino e debba sapere cosa fare in caso di un sofagate. Da adesso, se prima ci era sfuggito.

Io so cosa voglia fare: niente ehm, niente sospiri e sedermi sul divano. L'ho già fatto e non ho più intenzione di farlo. L'ho fatto con chi voleva sfacciatamente evitare che una donna fosse seduta al posto che le competeva, e con chi non si è accorto di ciò che vedeva: più innocente, ma più tremendo come indicatore culturale.

Io ho deciso che quando ti fanno così, o te ne vai o meglio ancora ti avvicini e dici: scusi, inavvertitamente lei ha preso il posto. E quando quello si gioca l'ultimo beneficio del dubbio che gli hai concesso per educazione («No, spetta a me»), tu puoi fare diverse cose: insistere che si sta sbagliando o prendere e andarsene dicendo ad alta voce "Allora stia da solo": 

Ma dire ehm e prendere un altro posto, "minore", no. Non perché ci si debba sentire chissà cosa, ma perché è un dovere che abbiamo nei confronti di noi stessi e di tutte le altre donne. 

Non c'è più tempo per gli ehm, né per i divani di fortuna. 

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