Stavo scrivendo "guerriero", ma ormai questo periodo lacerato ha scosso il vocabolario così forte, che alcune parole sono scivolate via.
Non sopporto più quelle legate al combattimento. La vita non è armi in pugno, forse un lento scorrere o un impetuoso incedere ma senza travolgere nessuno.
Ti ho incontrato dopo una giornata di amicizia e gratitudine, una festa di una persona generosa. Non sei un guerriero solitario, bensì un testimone.
Ci vuole molto più coraggio, a essere testimone. Soprattutto, il coraggio lo devi trovare tu dentro te stesso: non te lo deve gridare qualche inutile generale.
Testimone solitario, una pagina di vita su uno spettacolo meraviglioso ma non scontato: tu vegli e racconti con il tuo essere lì, una potenza dall'apparenza quasi casuale, quindi decisiva.
I testimoni solitari, che non chiedono nulla, provano a scrivere righe tremanti e a volte se ne pentono. Ma molto più spesso, chiudono il quaderno o il pc in fretta e ci sospirano sopra, cercando di allontanarsi con il pensiero.
Testimone solitario, che mi ricordi il compagno di una vita, ora custodito da altri: grazie per avermi ricordato, in una giornata di amicizia e gratitudine, che non sarò mai sola.
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