lunedì 18 marzo 2013

Ascoltare

L'ho detto ad Arguta Paffuta: la sensazione più triste è che quando parli e capisci che non ti ascoltano. Ti rispondono, prima o poi, come se non avessi detto nulla o avessi raccontato tutta un'altra storia.

Ora, tu puoi esserti espressa nella maniera più confusa o incompleta, ne sei consapevole. Ma anche quando hai l'impressione di avere detto due o tre cose, e te le sei persino scritte per non perdere la traccia, fa male vedere che dall'altra parte - dopo un istante o un giorno o un mese o un anno - ripartono come se tu non avessi detto un tubo, come se tu avessi scherzato, come se ogni tua parola fosse stata messa da parte.

Che si può fare, Arguta? Niente, ha risposto. Rassegnarsi, non prendersela e al limite intraprendere un'azione innovativa: ascoltare, provarci tu.

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