mercoledì 12 febbraio 2014

Un tassista cantore

Un tempo, li frequentavo più a Roma ed ero convinta fossero cantori travestiti. I tassisti, che vagano come Ulisse, solo che trasportano altri come Caronte: così si comportano come Virgilio e ti guidano pure con le parole.

A Milano e in altre città immerse nella nebbia, a volte penso che girino comprensibilmente loro un po' le scatole; così sembrano meno ciarlieri.

Io, però, quando devo prendere un taxi, non riesco a farne a meno. Sarà colpa di Sordi, ma innesco una conversazione. E anche in questi giorni ho incontrato Ulisse-Caronte-Virgilio: in pochi attimi, ho imparato di più su crisi ed Expo, che in mille conferenze e letture.


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