mercoledì 23 marzo 2016

Notte e cos'è il destino

Non credevo di potermi levare di testa il pensiero del papà e delle bimbe che sfuggono all'attentato, per caso, mentre muore la mamma.

Non ci riuscirò.

Ma poi sento che una creatura indifesa si ammala e non posso dire nulla.

Poi, un tizio davanti a me se ne sbatte del rosso e me lo trovo addosso fino all'ultimo istante, quello in cui qualcuno forse - non io, che dici? - sterza per me

Cos'è il destino, mi ringhio addosso.

Vivi per miracolo, morti perché scritto. Rinati se Qualcuno lo vorrà.

I pensieri non fuggono, si abbracciano.

Notte e cos'è il destino.

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