Lì ho finito un viaggio, a Cernobbio. Quello di mia nonna Argia, e prima ancora di sua madre Serafina. Una ragazza di campagna che divorava i libri, un’operaia che non ha mai rimpianto i suoi sacrifici. Talvolta ho ricordato il suo unico giorno di vacanza, a Cernobbio.
A Cernobbio io ho sempre respirato pensieri positivi, io che ci ho trascorso ore macchiate di giorni. E in questo racconto lo riconosco: ho portato a termine il suo viaggio, i suoi sogni e sacrifici.
Perché tutto ciò che facciamo spesso viene da lontano, finché decidiamo che adesso tocca a noi.
Nonna, c’è solo un modo concludere al meglio il tuo viaggio.
Iniziare il mio.
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