martedì 3 settembre 2019

L’importanza di riconoscere

Si spalanca il Veneto, e un po’ il mondo, a Soave. Tra le vigne che raccontano 40 milioni di anni, dall’oceano al vulcano, l’orizzonte ha altro da dire. I Colli Berici, che ho potuto vivere un paio di anni fa con la loro , poi gli Euganei. Dietro, si può respirare il mare se l’estate e la determinazione lo consentono.

Li conoscevo, dai libri sfogliati troppo distrattamente poi dal loro assaggio, e adesso accade qualcosa di più vero e profondo. 

Li ri-conosco.

Come tante persone sfiorate, incontrate di nuovo con i loro sogni, in questi giorni.

Conoscere volti e luoghi è stupendo, ma è riconoscerli il dono irresistibile. Non tratti o volti generici bensì energie, aspirazioni, fragilità che hai potuto rivivere. 


E ha ragione un amico saggio, che mi riconobbe prima di vedermi: è così che si capisce che c’è una moltitudine  di bene, in ogni orizzonte. E riconoscendola possiamo farla traboccare da ogni luogo.

Nessun commento:

Posta un commento