La capacità di cambiare d'idea o la pazienza? Oppure è solo lo show?
Non lo so, non mi interessa e so già che qualche amico alzerà gli occhi al cielo vedendo che ri-sfioro l'argomento "matrimonio di Gene Simmons".
Mondo Kiss... lasciatemi distrarre un attimo vi prego... Sapete anche voi che il mondo è un casino, e l'Italia mi fa venire un acuto mal di stomaco. Adesso poi c'è l'accanimento terapeutico verso la Grecia, che certo tagliando 30 mila statali risolverà gran parte dei suoi guai, anche se ci saranno 30 mila famiglie che potranno fare meno acquisti, I guess.
It's over, allora guardiamo alle nozze, dai. Dopo lo sconcerto iniziale - quante volte Gene Simmons aveva bacchettato noi fans quando osavamo buttare lì il timido invito "Sposatevi dopo quasi 30 anni dai..."? - accontentiamoci di questo fatto. La signora Shannon Tweed ha avuto più pazienza di Giobbe, e Gene ha cambiato idea. Solo gli scemi non lo fanno.
Unico più fatto più degno di nota? Che il figlio di Paul Stanley, Evan, abbia suonato la chitarra, e il figlio di Gene Simmons, Nick abbia lanciato "Roadhouse blues" (yes, open the Doors). Che il futuro, in barba alle nostre resistenze, ai nostri pasticci, alla nostra testardaggine, ci trascini sempre in qualche modo.
Lo show deve andare avanti. E qualcuno che suona, lo troveremo.
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