lunedì 7 novembre 2011

Altissimo, piccolissimo

Ehi birbante sei più alto di me. Tredici anni? Ma stai scherzando, Lawrence? Dai, era ieri che ti portavamo in chiesa per il battesimo. Mi ricordo tutti i libri che ho studiato per non arrivare impreparata dal prete (era l'unica materia in cui non volevo sfigurare) e conservo ancora la candela di quel giorno.

Va bene, posso mettere i tacchi e ingannarti ancora per un po'. Però ti chiedo un piacere: sopportami, se ti vedo piccolissimo a volte. Se la foto che ho sulla scrivania, è di te minuscolo, addormentato con il tuo pupazzo.

Per te è un giorno speciale oggi. Così lo diventa anche per me. Certo, come spesso accade nella vita, c'è un'ombra che mi accompagna. Un evento lieto, e una partenza che era attesa, ma che egoisticamente reputavo eternamente rinviabile.

Novembre è un mese triste per me, non te lo posso nascondere. Ma tu sei una luce birbante mio e non potrò mai esprimertelo abbastanza. Ciao, piccolo. Ops.

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