venerdì 15 marzo 2013

Come vecchi diari

Non c'è bisogno di estrarre vecchi diari, perché quelle pagine le abbiamo scritte addosso. Un lampo nella notte, e in una mattina stanca: così, ragazzine, conoscevamo la verità, ovvero che nulla è eterno, neanche (tanto più?) una vita ai suoi primi passi.

A volte, mi stupisco di come la morte ci saluti fin dall'inizio, di come ci strazi eppure reagiamo e - miracolo - viviamo. Con i pesi che si aggiungono, come pagine di vecchi diari, che non si osano aprire più.

Oggi che un'altra vita si chiude, così legata a quella su una strada triste tanti anni fa, mi sembra di rivedere il tuo sguardo ferito di quella mattina a scuola. E non c'è modo di dirti - gridarti o sussurrarti - che un Senso in tutto questo ci sarà.

Buona notte, amica, come puoi.




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